Primo punto: Relazione
stato di fatto inerente il procedimento relativo alla costruzione di un
impianto di Biogas in località cascina Occhiò.
La commissione, vista una autorizzazione data in precedenza,
con una lettera rivolta alla provincia di Milano;
chiede che prima di qualsiasi inizio lavori sottoporre al vaglio
preventivo della sovraintendenza ai beni
archeologici della Lombardia ai
fini di accertare che non vi siano reperti archeologici nelle zone che saranno
oggetto dell’insediamento, con all’occorrenza scavi di sondaggio.
Questa posizione è d’altra parte da riportare alla
conferenza dei servizi con la richiesta di valutare anche l’impatto ambientale
sia dal punto di vista visivo che dal punto di vista dell’impatto sulla viabilità e del traffico di
autoarticolati che presumibilmente genererà per l’approvvigionamento della
materia per generare il biogas.
Secondo punto :
Stato di attuazione procedimento Druck Chemie.
Il ricorso al TAR è stato notificato alla Druck Chemie in
data 11 novembre, il ricorso è una richiesta di sospensiva dell’autorizzazione
nei confronti della provincia, è un prendere tempo in attesa della conferenza
dei servizi, il Consigliere Toni Marco ha avanzato dei dubbi che il ricorso
venga preso in considerazione, per il fatto che il piano rifiuti della
provincia di Milano indica nella zona di Sesto Ulteriano una zona a vocazione,
ovvero, adatta ad insediamenti di Aziende per il trattamento dei rifiuti, anche
se come ha detto il Consigliere Niccolai
Vito la richiesta della Druck Chemie è falsata dal fatto che non è stato preso
in considerazione la prescrizione dell’articolo 18 del regolamento per le
concessioni di questo tipo, cioè la distanza da insediamenti commerciali o
simili entro le tre fasce di rispetto ovvero 500 – 1000 – 1500.
Ma come ha fatto
notare il Consigliere Toni Marco le dichiarazioni dell’azienda si basano sui
dati forniti dalla regione (dati obsoleti) ma come fa il consigliere ha
conoscere questi particolari?
A margine il dirigente del settore tecnico arch. Fabrizio Agostinis ha comunicato che
ogni settimana arrivano richieste di insediamenti di nuove realtà di questo
tipo in virtù del piano rifiuti della provincia e chiedeva lumi su come
comportarsi.
La soluzione proposta dal consigliere Vito Niccolai e di dotarsi
di un regolamento comunale di fronte al quale si avrebbe la possibilità di
dilazionare i tempi della concessione dei permessi avendo il tempo di valutare
con più calma caso per caso.