giovedì 9 febbraio 2012

Ghibeca, stop alle esalazioni moleste


L’azienda impegnata nello smaltimento di rifiuti dovrà mettere fine «alle emissioni pericolose per la salute pubblica» 

Il Comune ordina l’adozione di misure speciali per limitare i disagi 
Basta esalazioni dalla ditta Ghibeca Technoplus di via Lombardia a Sesto Ulteriano. Il Comune ha infatti intimato alla società impegnata nello smaltimento di rifiuti speciali ad adottare provvedimenti tempestivi per porre fine «alle emissioni moleste e pericolose per la salute pubblica». Nel documento ufficiale inviato per conoscenza a tutti gli enti competenti in materia, datato 19 gennaio, l’ente locale ricorda che negli anni precedenti la ditta Ghibeca Srl è stata oggetto di misure restrittive da parte dell’autorità competente (Provincia di Milano). 
Entrando nel merito, si legge: «È stata disposta la cessazione dell’attività di triturazione rifiuti che generava molestia e danni alla salute in particolare del personale addetto all’impianto». Stando all’atto del municipio, risale al 9 novembre 2010 la successiva relazione dell’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente) in cui è stata richiamata la «gravità della situazione». Dopodiché nel dicembre scorso una società che confina con la struttura in questione ha segnalato «la presenza di esalazioni persistenti e molto sgradevoli provenienti dalla ditta Ghibeca, con odore acre, forte, nauseante ai limiti della respirabilità che induce nausea e vomito». Visto il quadro è partita una diffida «ad adottare, dalla data della notifica, tutti i provvedimenti del caso, nonché quelli indicati nella relazione dell’Arpa». A seguito del recente sopralluogo che risale allo scorso 20 dicembre, in concomitanza con l’ultimo reclamo, i tecnici dell’Arpa hanno infatti stilato un rapporto in cui in un passaggio scrivono: «Nei pressi dell’impianto di triturazione (attività ferma da tempo) erano presenti rifiuti costituiti da scarti di laboratorio in parte conservati in imballaggi di cartone aperti, in parte travasati in contenitori a tenuta, anch’essi aperti». 
E prosegue: «Il responsabile dell’impianto ha precisato che il travaso dei contenuti nel contenitore di plastica si è reso necessario a causa del deterioramento parziale degli imballi che ha causato fuoriuscita di percolato». L’odore secondo gli esperti potrebbe essere stato causato dai «campioni di laboratorio obsoleti». La relazione si conclude con la proposta rivolta alla Provincia, in qualità di autorità competente, di ordinare alla ditta Ghibeca «una complessiva revisione del sistema di abbattimento attraverso l’adeguamento del letto di carboni attivi» a cui si aggiungono altre indicazioni, tra cui la prescrizione di «non effettuare movimentazione di rifiuti non confezionati».Dopo la mobilitazione di cittadini per dire “no” all’insediamento del nuovo impianto di stoccaggio e trattamento rifiuti targato Druck Chemie, previsto in via Sele, sempre a Sesto Ulteriano, l’attenzione in questo caso vede al centro un’altra sigla della stessa frazione industriale, sempre impegnata nel settore dello smaltimento di scarti speciali.
Giulia Cerboni